Storia

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a cura di Alfonso Forte

La bella storia del Rotary Club Bari

Ma è tempo di considerare il nostro Club e di raccontarne le origini sin dai primi passi. Per la verità, il RC Bari non nacque, come riferiscono i documenti ufficiali, nel settembre 1933. La sua storia parte da prima ancora. L’ iter per la sua costituzione era infatti scattato alcuni mesi prima, se è vero -com’è vero- che l’Ing. Vincenzo Rizzi, uno dei più convinti ed attivi Rotariani dell’epoca (fece parte del Club per ben 44 anni, dal 1933 al 1977) ricordava: “Nella mia agenda di quell’anno 1933 trovo segnato alla pagina dell’ 8 maggio: “partecipo alla prima colazione rotariana“.

Ma forse non è questa ancora la vera data di nascita del R.C. Bari. Il riconoscimento ufficiale pervenne dunque, insieme alla convalida dei Soci fondatori e delle cariche dalla sede nazionale di Milano, a fine agosto 1933. Fu così che l’11 settembre successivo il nostro Club poté avviare quella lunga dignitosa marcia, che ancor oggi prosegue all’insegna della migliore coerenza e della più dignitosa operatività. Ma l’investitura ufficiale arrivò da Chicago soltanto nella terza decade di gennaio 1934; sicché la data ufficiale è legata a quest’ultima epoca.

I primi anni di vita italiana del Rotary italiano e di quello pugliese e lucano furono tutt’altro che agevoli, per via proprio delle sempre più difficili intese col fascismo imperante prima e poi con la Chiesa, che individuava nel Rotary un’occulta convivenza massonica.

Ma non era finita. Le vicende belliche e il progressivo sgretolamento del Paese per via di una politica tutta tesa, ormai, a combattere la borghesia ed a puntare sempre più decisamente verso “l’Italia proletaria“, indusse alcuni Club -s’era nella primavera 1938- a sciogliersi autonomamente. La stessa sorte della chiusura toccò ben presto anche al RC Bari: era il 20 dicembre 1938.

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1905

L'idea

Paul Harris con altri tre amici maturò l’idea di fondare un’Associazione

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1908
San Francisco

Lo sviluppo

il Rotary si insediò a San Francisco. Fu, subito dopo, la volta di Oakland e poi di Seattle e ancora dopo di Los Angeles, di New York, di Boston. A Winnipeg (Canada) nacque il primo Club all’estero, appena dopo seguito da Toronto.

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1923
Milano

Il Rotary Arriva in Italia

Fu Milano a conquistare la palma del primo Rotary Club. Fu nel settembre 1933 che nacque a Bari il primo sodalizio di terra pugliese, ventottesimo di una gloriosa lista di quel Rotary italiano.

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1933
Bari

La fondazione del Club Bari

Vincenzo Rizzi, uno dei più convinti ed attivi Rotariani dell’epoca ricordava: “Nella mia agenda di quell’anno 1933 trovo segnato alla pagina dell’ 8 maggio: “partecipo alla prima colazione rotariana“.

Sono passati oltre  cento otto anni dal giorno in cui un giovane avvocato del New England, Paul P. Harris, preso dalla solitudine nel frastuono della grande Chicago, fu folgorato da un’idea che presto si sarebbe rivelata al mondo intero singolare per concezione e per finalità: la creazione di una entità associativa che avesse quali uniche, fondamentali basi l’amicizia e la solidarietà

Questo disegno meraviglioso si fece realtà viva e pulsante in una fredda sera, quella del 25 febbraio 1905, quando Paul Harris con altri tre amici maturò l’idea di fondare un’Associazione che perseguisse i fini appena accennati. Fu quella la prima riunione sociale. Una volta la settimana, i fondatori si sarebbero riuniti a turno, presso lo studio o nello stabilimento o nel laboratorio di uno di loro. Da questo concetto di ‘rotazione’ venne fuori il nome che avrebbe caratterizzato, nei decenni successivi, l’Associazione. Fu così che, quella sera, nacque il Rotary.

Il progetto ebbe, in effetti, un successo che andò ben oltre i limiti sperati. Nel 1908 il Rotary si insediò a San Francisco. Fu, subito dopo, la volta di Oakland e poi di Seattle e ancora dopo di Los Angeles, di New York, di Boston. A Winnipeg (Canada) nacque il primo Club all’estero, appena dopo seguito da Toronto.

Venne quindi il momento di varcare l’oceano: ed ecco il battesimo di Londra, Manchester, Dublino, Edimburgo, Glasgow.

La corsa si fece frenetica: quello di Madrid fu il primo Club dell’ Europa continentale.

Il nostro Paese fu il settimo nel mondo a recepire l’insediamento del Rotary. L’evento accadde nel 1923. Fu Milano a conquistare la palma del primo Rotary Club. Fu nel settembre 1933 che nacque a Bari il primo sodalizio di terra pugliese, ventottesimo di una gloriosa lista di quel Rotary italiano, che oggi conta circa 40.952 Soci, con 5.201 donne (rappresentanti il 12,70% del totale) e 35.751 uomini (pari all’87,18% del totale).

       La nascita del Rotary Club Bari

Ma è tempo di considerare il nostro Club e di raccontarne le origini sin dai primi passi. Per la verità, il RC Bari non nacque, come riferiscono i documenti ufficiali, nel settembre 1933. La sua storia parte da prima ancora. L’ iter per la sua costituzione era infatti scattato alcuni mesi prima, se è vero -com’è vero- che l’Ing. Vincenzo Rizzi, uno dei più convinti ed attivi Rotariani dell’epoca (fece parte del Club per ben 44 anni, dal 1933 al 1977) ricordava: “Nella mia agenda di quell’anno 1933 trovo segnato alla pagina dell’ 8 maggio: “partecipo alla prima colazione rotariana“.

Ma forse non è questa ancora la vera data di nascita del R.C. Bari. Il riconoscimento ufficiale pervenne dunque, insieme alla convalida dei Soci fondatori e delle cariche dalla sede nazionale di Milano, a fine agosto 1933. Fu così che l’11 settembre successivo il nostro Club poté avviare quella lunga dignitosa marcia, che ancor oggi prosegue all’insegna della migliore coerenza e della più dignitosa operatività. Ma l’investitura ufficiale arrivò da Chicago soltanto nella terza decade di gennaio 1934; sicché la data ufficiale è legata a quest’ultima epoca.

I primi anni di vita italiana del Rotary italiano e di quello pugliese e lucano furono tutt’altro che agevoli, per via proprio delle sempre più difficili intese col fascismo imperante prima e poi con la Chiesa, che individuava nel Rotary un’occulta convivenza massonica.

Ma non era finita. Le vicende belliche e il progressivo sgretolamento del Paese per via di una politica tutta tesa, ormai, a combattere la borghesia ed a puntare sempre più decisamente verso “l’Italia proletaria“, indusse alcuni Club -s’era nella primavera 1938- a sciogliersi autonomamente. La stessa sorte della chiusura toccò ben presto anche al RC Bari: era il 20 dicembre 1938.

       Il Rotary Club Bari e  la ripresa post-bellica

 La caduta del fascismo, la fine del 2° conflitto mondiale, la ricostruzione faticosamente avviata grazie anche all’aiuto americano portarono, ancorché lentamente, incoraggianti soffi di ripresa e di ricostruzione nel nostro Paese. A questa ventata di rinascita non fu estraneo il Rotary italiano, tanto che gradatamente i Club già operanti dal 1923 al 1938 riaprirono le porte di libertà e di amicizia ai vecchi ed a nuovi Soci. Già nel 1944 ripresero l’attività, ancorché in tono minore, moltissimi sodalizi, tra cui il nostro.

Poi, mano mano -come funghi dopo una pioggia ristoratrice- riaprirono le porte i pochi altri Rotary nati in epoca ante-guerra, mentre ne andavano nascendo di nuovi, in una proliferazione entusiasmante. Una corsa che continua al tempo d’oggi, quando è dato contare, in Italia -come già annotato nelle pagine precedenti- 13 Distretti, 670 Club e circa 41.000 Soci (di cui oltre 5.000 donne).

Il R.C. Bari riprese, dunque, l’attività ufficiale nel febbraio 1948. Esso, per la verità, s’era ben prima svegliato dall’obbligato letargo. Notizie, anche se nebulose, sui primi passi della ricostruzione le dobbiamo a due uomini che, forse più degli altri, posero salde radici al nostro Club: l’ Ing.Vincenzo Rizzi e il Dr. Isidoro Pirelli.

Con la ripresa dell’attività, il nostro Club diede, tra l’altro, immediata vita ad un notiziario che testimoniasse l’attività del Sodalizio, riportasse la cronaca delle singole riunioni, fornisse notizie sul movimento dei Soci, desse insomma ogni informazione utile ed opportuna. Si trattò, in principio, di un modestissimo foglietto in ciclostile che andò poi, con gli anni, perfezionandosi nei contenuti e migliorandosi nell’aspetto, fino ad arrivare -dopo una decina di anni- alla forma ed alla veste di un dignitoso ancorché stringato Bollettino. Una caratteristica, tuttavia, è rimasta intatta nel tempo, ed è la sobrietà e -quel che più conta- la tempestività dell’informazione: la caratteristica della cadenza settimanale consente, infatti, un’informazione estremamente rapida sulla riunione del precedente martedì e sui programmi prossimi venturi. Un notiziario che informa non solo ma che esercita anche una cauta, persistente funzione di pungolo sui Soci e che costituisce oggi uno dei pochissimi ebdomadari rotariani d’Italia tanto resistenti nel tempo (65 anni di vita, fino ad oggi, 2013).

Il periodico vive tuttora del favore dei destinatari, che non sono i soli Soci del Sodalizio; a costoro sono stati -infatti- da anni affiancati quelli degli altri quattro Club metropolitani. Una raccolta-sintesi dei notiziari usciti dal 1948 al 1998 è stata predisposta dall’Autore del presente volume: “Alfonso Forte – Mezzo secolo di Bollettino”, pubblicato nel giugno 1998, in occasione del cinquantennio di vita del settimanale, a cura dell’Editore Adda. Per l’80° compleanno del RC Bari, uscirà a breve un nuovo lume celebrativo, a cura del Socio Vittorio Marzi.

Il RC Bari, oggi

La bella avventura del RC Bari è proseguita negli anni successivi, scrivendo una storia stupenda di uomini illustri e di uomini modesti, tutti comunque vivificati da una passione umanitaria di grande peso; tutti –donne e uomini- che stanno portando avanti quel messaggio di amicizia e di servizio, avviato nel 1933 e tuttora valido e tenace. Siamo così arrivati alla fine dell’anno rotariano 2012/2013 dal 11 settembre 1933 al 15 giugno 2013: nel nostro Club si sono iscritti 635 Soci con il Socio che vanta la più lunga permanenza nel Club, NICOLA SAPONARO, entrato il 23 febbraio 1960 : 53 anni e 4 mesi!

Con la consegna del Club dalle mani di Carmelo Piccolo a quelle di Giacomo Scamarcio, si chiuderà un’ altra tappa del nostro sodalizio. Ma si è aperto pure l’81esimo anno di vita del RC Bari. La storia si ferma qui, dunque, in attesa che altre ed altre pagine siano scritte, memoria valida e confortevole per i soci  di oggi, utile segnale di serietà, di coerenza e di dignità per quelli che verranno.

Bari, 15 giugno 2013.

 

Presidenti del Club:

 1933-35: Antonio Larocca; 1977-78: Antonio Crudo; 2004-05: Emanuele Fino;
 1935: Giuseppe Mariani; 1978-79: Riccardo Giorgino; 2005-06: Luigi Maria Galantucci;
 1935-37: Alessandro Guaccero; 1979-80: Vincenzo Pipitone; 2006-07: Franco Introna;
 1937-37: Modesto Palasciano; 1980-81: Carmelo Simone; 2007-08: Michele Simone;
 1948-50: Isidoro Pirelli; 1981-82: Ermanno Arcamone; 2008-09: Paolo Amirante;
 1950-52: Carlo Russo Frattasi; 1982-83: Lucio Montedoro; 2009-10: Franco Romano;
 1952-54: Raffaele La Volpe; 1983-84: Salvatore Salamanna; 2010-11: Vincenzo Sassanelli;
 1954-55: Michele Mitolo; 1984-85: Mario Pitzalis; 2011-12: Alberto Barsanti;
 1955-56: Giuseppe Perrone Capano; 1985-86: Antonio Barile; 2012-13: Carmelo Piccolo;
 1956-58: Vincenzo Bonomo; 1986-87: Gennaro Ferorelli; 2013-14: Gaetano Scamarcio;
 1958-60: Giovanni Puglisi Duranti; 1987-88: Michele Mastronardi; 2014-15: Antonella Calderazzi;
 1960-61: Ettore De Biasi; 1988-89: Alfonso Forte; 2015-16: Paolo Ditonno;
 1961-63: Alfonso Siciliani; 1989-90: Vincenzo Perchinunno; 2016-17: Maurizio Cianci.
 1963-64: Luigi Buttiglione e Goffredo Baldassarre; 1990-91: Gaetano Vignola;2017-18: Valeria Viterbo
 1964-65: Goffredo Baldassarre; 1991-92: Giacomo Boscia;2018-19: Giorgio Salvo
 1965-66: Domenico Paparella; 1992-93: Ettore Staiano;2019-20: Michele Vinci
 1966-67: Luigi Jacobini; 1993-94: Vittorio Marzi;2020-21: Luigi Di Lorenzo
 1967-68: Giuseppe Martelli; 1994-95: Paolo Giocoli Nacci;2021-22: Guido Di Sciascio
 1968-69: Nicola d’Amati; 1995-96: Franco Agnelli;2022-23: Alberto Di Cagno
 1969-70: Franco Grasso; 1996-97: Marco Jacobini;2023-24: Riccardo Amirante
 1970-71: Domenico Lico; 1997-98: Paolo Perulli;2024-25: Giovanni Scianatico  
 1971-72: Italo Labriola; 1998-99: Remigio Perchinunno;2025-26: Nicola De Giglio (Pres. Eletto)
 1972-73: Giovanni Conte; 1999-00: Vincenzo Spagnolo;2026-27:Francesco Giacomo Viterbo (Pres. Nominato)
 1973-74: Vincenzo Rossi; 2000-01: Alfredo Sollazzo;  
 1974-75: Gaetano Santomauro; 2001-02: Gianbattista De Tommasi; 
 1975-76: Franco Viterbo; 2002-03: Sergio Papa;  
 1976-77: Arcangelo D’Alessandro; 2003-04: Salvatore Distaso;  

 

Governatori distrettuali: 1956-57: Carlo Russo Frattasi; 1961-62: Vincenzo Bonomo; 1972-73: Alfonso Siciliani; 1992-93: Riccardo Giorgino; 2008-09: Giambattista De Tommasi; 2023-24 Vincenzo Sassanelli

 

Fondazioni: il Rotary Club Bari gestisce varie Fondazioni, che con premi annuali tendono a incentivare giovani particolarmente meritevoli o ad aiutare prestatori d’opera distintisi per zelo e fedeltà.

Rilevante è poi il contributo che il Club offre annualmente alla Fondazione Rotary, che gli ha fatto meritare spesso il primato di contribuzione nell’ambito del Distretto e, di conseguenza, la disponibilità di un elevato numero di onorificenze ”PHF”: nella vita del Club, numerosissimi sono stati insigniti con la (sette dei quali con l’onorificenza massima con tre rubini) e 9 dei nostri soci sono Benefattori della Fondazione.

 

Gemellaggi: Il Rotary Club Bari è gemellato con: il Rotary Club Milano, il più antico d’Italia; il RC Napoli, il più antico del Sud Italia, ed il RC Benevento. E’ altresì gemellato a livello internazionale con il RC Moskow International (Russia), con il RC Gdansk-Sopot-Gdynia (Polonia), con il RC Antalya-Perge (Turchia) e con il RC Constanta (Romania).